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Magia bianca

Nel Vudou haitiano la magia bianca praticata da abili maestri sostiene la relazione dell’ umanità con il mondo degli spiriti, le energie e le forze naturali per migliorare la vita attraverso ritualità che conferiscono maggiore energia vitale, indicando la via per apprendere gli aspetti reconditi della natura umana e il potere di controllarli per mutare la propria esistenza, purificare l’ ambiente e proteggersi dalle forze negative. La ritualità della magia bianca interpreta i colori per adottarne le energie positive emanate, quelle contenute nei segreti benefici e curativi delle piante che in alcuni casi vengono utilizzati anche per le ritualità necessarie agli Incantesimi d’ amore, oltre a vari tipi di talismani ed amuleti. La capacità di esercitare la magia è data dalla nascita, per entrare in contatto e rimanere legato con l’ energia delle forze occulte deve operare il sacrificio esistenziale nel lasciare la quotidianità della vita, sentimenti, passioni e famiglia. Immergersi nella meditazione per svuotare lo spirito nel distacco dalla sua personalità rafforzando l’ energia per poter intervenire in tutte le sue pratiche e il potere magnetico di esercitarle anche lontano dal soggetto attraverso un indumento o immagine. Nella solitudine dell’ isolamento possono essere preparate le ritualità purificando del corpo immerso nell’ acqua con piante ed essenze, per poi distendersi svuotando la mente nella concentrazione sul rito e la meditazione per ricaricare l’ energia e il magnetismo, infine entrando in un cerchio magico attorno l’ altare rituale con il sale che simboleggia la terra, l’ incenso l’ aria, le candele il fuoco e un recipiente l’ acqua, attorno il pentacolo formato da cinque candele. Esso diviene protezione dello spazio energetico da ogni influenza durante il rituale contenente i flussi liberati che, terminati i riti, deve essere cancellato spingendo le energie concentrate da liberare all’ esterno. Assieme agli altri strumenti utilizzati, nei rituali la fondamentale influenza della luna conferisce forza alla magia e la orienta praticato nella fase crescente che eleva l’ energia, evitando la fase decrescente che potrebbe attenuarla, mentre le altre energie chiamate alle cerimonia sono quelle contenute nel cerchio magico attorno all’ altare. Della Terra simbolizzata dal sale ne cerchio, chiamata per la fertilità, i raccolti, lavoro e beni materiali, l’ aria simbolizzata dall’incenso per interpretare premonizioni, visioni e sogni, alimentare la mente e la saggezza, l’energia dell’ acqua assiste i rituali di guarigione, meditazione, amore, famiglia, bellezza e giusto sonno .Infine quella del fuoco rappresentata dalle candele per scacciare influenze negative, rivitalizzare anima e corpo, la passione, il coraggio e la disciplina. Nell’ ambito di quella bianca è praticata anche la magia rossa associata all’ amore per trovarlo, farlo rinascere, assicurarsi la fedeltà o attrarre persone desiderate, affidandosi alle relative ritualità come quella del Legamento che fa innamorare la persona conosciuta e desiderata o la ricerca di un amore ancora sconosciuto con apposito Rituale, sempre praticati da coloro che conoscono i segreti e i riti della magia bianca.

Magia nera

Le pratiche magiche haitiane possono oltrepassare il labile confine con la temuta magia nera dai potenti rituali invocata per i motivi più vari come sete di dominio, vendetta, invidia, gelosia anche con l’ uso di segrete formule magiche pozioni e appositi strumenti esoterici come le temute bambole Vudou Dagide. Nella tradizione cristiana è definita stregoneria che, come la magia nera Vudou invoca gli spiriti malvagi, è associata all’ intervento satanico, per entrambe la ritualità cerca il potere esoterico per modificare le leggi naturali. Depositari della magia nera con i suoi misteri esoterici sono i Bokor o Caplat, definiti mano sinistra del Vudou, possono dedicarsi a pratiche simili alla stregoneria della tradizione cristiana nella devozione al satanismo con riti per conoscere gli occulti poteri del diavolo durante le blasfeme cerimonie del Sabbath accompagnate da danze oscene, bevande inebrianti, libagioni e a volte sacrifici di bambini. La più oscura stregoneria haitiana ha probabilmente cerimoniali simili, ma è difficile trovarne testimonianze, mentre tra le altre la pratica più nota, diffusa e temuta è il rituale con le bambole vodou chiamate Dagida trafitte con spilloni per provocare malefici, dolori e morte, posso assicurare che solo il terrore suscitato a chi ci crede provoca serie conseguenze, talmente radicata è la superstizione in quella gente che ne altera gli equilibri mentali con disastrose conseguenze, tanto che sembra essere anche usata dalla criminalità di Haiti in patria ed esportata nelle comunità all’ estero. Strumento di potere usato anche dal sanguinario dittatore François Duvalier detto Papa Doc che ha terrorizzato il paese proclamandosi reincarnazione della funebre divinità Samedi, dalla schiera di praticanti la magia nera a distribuire malefici assieme ad oscure entità che ispirarono la sua milizia di sicari Tonton Makout noti anche come i temibili Macoutè per assassinare e far sparire gli avversari politici, chiamati come il malvagio spirito della mitologia haitiana che rapisce per punire i bambini e i ribelli rinchiusi in un sacco di iuta macoute e minacciando la riduzione in zombie.

Il mistero degli Zombi

Da una divinità africana chimata Nzamb deriva il termine creolo i che evoca uno dei misteri del Vodou haitiano, l’ oscuro mondo dei morti magicamente resuscitati come zombi o zombie, tradizionalmente defunti che riprendono vita dopo la sepoltura, ma privi di volontà e sottomessi a coloro che li hanno tratti dalla tomba . Oltre le leggende i veri_zombi non sono defunti, ma persone dominate dalla magia nera con potenti droghe preparate a lungo da varie sostanze somministrate in particolari rituali. Probabilmente vittime di una neurotossina come la tetrodotossina nelle polveri usate come droghe, che si trova anche nel pesce palla e normalmente letale, agendo sul sistema nervoso per annullarne gran parte delle funzioni e stimoli in uno stato di catalessi per i giorni successivi apparendo morto per essere sepolto. Dopo poco i praticanti la magia nera bokor, lo disseppelliscono dandogli ancora droghe allucinogene e sostanze che lo rendono intollerante alla luce ruducendoli ad allucinati morti che camminano la notte che al risveglio rimangono convinti ad essere veri zombi in potere dei bokor. Oltre che con l’ uso di potenti droghe ed allucinogeni Il mistero degli zombi haitiani si svela con la tradizione profondamente radicata che, come alcuni effetti della magia nera, rendono i credenti haitiani soggetti alle influenze sulle menti condizionate. La riduzione a zombie come morti che camminano è considerata la peggiore delle punizioni, temuta dalla comunità condizionata da quelle leggi radicate nelle tradizioni e i devoti al Vudou non temono tanto gli quanto il terrore di esserne trasformati perdendo la personalità dell’ anima ti-bon-ange che deve ricongiungersi alla divinità dopo la morte. Lo stato di morti viventi riduce ad un corpo svuotato di essa perdendo il controllo della propria esistenza priva di volontà, memoria ed emozioni, ove non esiste passato e il futuro è solo paura priva di desideri. Una tradizione radicata in un popolo disceso da schiavi senza futuro che affonda nel terrore di non poter più controllare la propria esistenza come quegli antenati ed è un timore comune a tutta l’ umanità che teme gli zombie come simbolo di tutto ciò.

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